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La storia dell'I.I.S. Donato Bramante

L'attuale IIS "Donato Bramante" ex Via Sarandì 11", nasce dal dimensionamento scolastico del 2008 con l'aggregazione di due scuole con forti tradizioni nel nostro territorio: l'IPSC Federico Cesi e l'IPSIA Sisto V, entrambi con diversi indirizzi di istruzione professionale. Il calo delle iscrizioni dell'indirizzo professionale (servizi commerciali) conseguente alla riforma Gelmini, indirizzo nel quale era confluita la grafica pubblicitaria, ha fatto nascere all'interno dell'Istituto, un gruppo di lavoro composto da docenti e ata che, a partire dal 2009, si è attivato per le richieste del primo Liceo Artistico dell'allora quarto municipio e per la sua successiva organizzazione.

L'obiettivo, visto il declino del vecchio indirizzo professionale, era quello di non disperdere il patrimonio di esperienze e conoscenze ormai trentennali, acquisite nel settore grafico e multimediale.
La nascita del comitato "Arte in Quarta", composto da docenti e genitori, la raccolta firme (anche online) e due richieste di attivazione del Liceo, hanno portato alla concessione definitiva nell'anno scolastico 2012/13 per due indirizzi di Liceo Artistico, (Grafica e Design - libro, industria, moda), con la rinuncia agli indirizzi professionali dei servizi commerciali.
Negli anni successivi, la scuola, anche in base alle richieste del territorio, ha ottenuto anche gli indirizzi: Audiovisivo e Multimediale - Arti figurative - Design - Architettura e Ambiente. Attualmente, oltre agli indirizzi di Liceo, è sede dell'Istituto Tecnico ad indirizzo meccanica meccatronica.la grafica della canpagna del nuovo liceo, con lo slogan: l'arte parte in quarta
Appena ottenuto il decreto di Istituzione del nuovo Liceo, il gruppo di progetto ha creato e portato avanti, la campagna pubblicitaria di lancio: "L'arte parte in quarta" incentrata sull'idea di un progetto formativo che vuole trasformare l'arte in opportunità  professionale nei settori della comunicazione audiovisiva, della pubblicità, dell’editoria, del design. La campagna, con le sue modalità di svolgimento e la sua realizzazione, voleva anche essere un'esperienza didattica.

Questo documento, una piccola storia dei due istituti, vuole anche restituirci un'idea di scuola incentrata sulla tradizione, sui legami con le proprie radici e con il territorio. In particolare, proprio l'interazione con la realtà territoriale, è da sempre una delle peculiarità dei due nostri Istituti principali.
È infatti compito della scuola, il continuo adeguamento dei processi educativi alle attività professionali emergenti o che risultano modificate in relazione alla mutata realtà scientifica, tecnologica, economica e sociale.
Il legame con la propria storia, con le proprie tradizioni, crea inoltre un'identità chiaramente riconoscibile e caratterizzata al suo interno da operatori che, in diversi modi, condividono lo stesso modo di "fare scuola" insieme.

 
La storia dell'I.P.S. Federico Cesi, ora Sede di Liceo Artistico


L’istituto Professionale di Stato “Federico Cesi”, oggi sede associata dell’IIS Donato Bramante, ex Via Sarandì 11, nasce dall'unione di una scuola Secondaria statale di avviamento commerciale (decreto istitutivo del 1871), con una scuola tecnica  commerciale istituita con R.D. del 21.06.1942. La sua storia più recente, a partire dagli anni '40, lo colloca nella sede dell’edificio scolastico di Via Volsinio situato nel quartiere Trieste. Attualmente nell'archivio della scuola risulta la documentazione a partire dagli anni '40. 
Nel secondo dopoguerra l’istruzione professionale comincia ad acquisire una sua  fisionomia nel sistema educativo: ormai erano evidenti i limiti dell’avviamento professionale se anticipato ad un’età inferiore ai quattordici anni e che i settori tecnico e professionale, erano complementari ma non identici. Ricordiamo che soltanto dal ’62, con la riforma della scuola media, si offrirà a tutti i ragazzi fino a quattordici anni di età, identiche opportunità di istruzione.macchina stenotipia

Negli anni ’50, il Ministero della Pubblica Istruzione, con singoli decreti del Presidente della Repubblica, fonda particolari scuole tecniche, aggiornate nei programmi e notevolmente dotate di attrezzature al fine di sostenere il decollo delle attività economiche e produttive del Paese. 
In quegli anni, sotto la gestione del Consorzio Provinciale dell’istruzione Tecnica, prima nella sede di Via Adigrat e poi in quella di via Casperia (via Valnerina), il “Federico Cesi”, affianca, ai corsi di tecnica commerciale, quelli di avviamento professionale, attivati secondo le effettive richieste del territorio .

I corsi attivati negli anni '50-'60 erano: Impiegati di commercio; Corrispondenti commerciali in lingue estere; Cartellonisti pubblicitari; Computisti commerciali; Contabili d’azienda, e altri di avviamento professionale, come il corso di Spedizionieri o Corso di taglio nel settore della sartoria.

Le dotazioni tecniche del tempo, erano: macchine da scrivere e da calcolo, macchine da stenotipia; cineproiettori; macchine fotografiche; episcopi.
La prima formalizzazione delle qualifiche e dei profili professionali, con quadri orari e prove di esame, nasce con la Circolare Ministeriale n. 95 del 27 febbraio 1959, emanata dalla Direzione generale dell’istruzione tecnica.   Nella circolare gli istituti professionali sono presentati come il risultato di una sperimentazione decennale con esiti positivi; essi sono configurati come «scuole destinate alla formazione professionale e umana d’idonee maestranze» e sono organismi «dotati di una larga autonomia amministrativa e didattica e provvisti di quella elasticità che è necessaria ai fini della loro maggiore aderenza alle esigenze economico-sociali delle singole zone in cui essi sono creati».documento di acquisto materiale 1955

La scuola Federico Cesi, nella sede di Via Casperia, diventa “Scuola Tecnica Statale Commerciale”, con annessa scuola di avviamento professionale.
Sempre dai documenti trovati in sede, sono certificate le partecipazioni ai "campionati provinciali di mestiere", gli studenti del F. Cesi gareggiavano per la categoria dei stenodattilografi e dei Cartellonisti pubblicitari, quasi ad anticipare l'introduzione della grafica pubblicitaria nella scuola, documentata dal 1976.

Cartellone pubblicitario fatto a a mano anni '60

Negli anni ’70, la scuola ha ormai come sede storica la sede di Via Valnerina e diventa un punto di riferimento per il settore commerciale con le qualifiche di Analisti contabili (anche con la sperimentazione informatico gestionale), Segretari d’azienda e Addetti agli uffici turistici.

Negli anni ’80, con l'adozione dell’indirizzo grafico-pubblicitario, l'Istituto diventa un Professionale per i servizi Commerciali, turistici e della Pubblicità; la sede centrale rimane quella di via Valnerina, ma la scuola arriva ad avere due succursali, una a via Novara nel quartiere Trieste, l’altra a via Sarandì.
Crescono le dotazioni laboratoriali e il Federico Cesi diventa un punto di riferimento per la grafica pubblicitaria, a Roma e non solo.
Nel 1997 tutte le sedi vengono concentrate nell'edificio di via Sarandì 11, che diventa la sede centrale dell'Istituto. Il nome della strada (una città dell'Uruguay), atipico per la odonomastica della zona, è sicuramente legato ad una delle scuole medie che occupava una parte del plesso scolastico, appunto la S.M.S. Uruguay. L'intero plesso scolastico, fu terminato nel 1962 e la sua inaugurazione rientrava nel cerimoniale della visita di stato a Roma di J.F. Kennedy del primo luglio del 1963.operatrice dattilografa

Con le sperimentazioni degli anni ’90, la scuola è una delle prime in Italia ad introdurre la computer-grafica nelle attività curriculari. Nel ’92 fu acquistato il primo laboratorio di computer Apple ed iniziano le collaborazioni con enti esterni e la Direzione Generale dell’Istruzione Professionale.

badge progetto direzione regionale istruzione

- Nel 1997, inizia l’esperienza dell’area di professionalizzazione (Terza Area) per le qualifiche “Tecnico di sistemi di computergrafica, statica, animata, tridimensionale” e “Addetto agli uffici turistici e al back-office d’agenzia”. I docenti dell’area di professionalizzazione vengono scelti tra professionisti iscritti ad associazioni di categoria, come l’Aiap, Tp, Confesercenti.

In questi anni l’Istituto è molto presente sul territorio, organizzando concorsi grafici per le scuole medie, eventi e mostre, come il progetto “Meltin Rock” – Biblioteca Villa Mercede - Roma

 - Nel 1997, un gruppo di lavoro del Federico Cesi, composto da ATA, docenti curriculari e dell’area di professionalizzazione, viene scelto dalla Direzione Generale per organizzare, alla Fiera del libro di Bologna, l’evento “La scuola volta pagina” (tra cultura e lavoro i percorsi dell'istruzione professionale). L'struzione professionale alla fine degli anni '90  era la più viva e l'unica in grado di utilizzare appieno le nuove tecnologie multimediali per la formazione dei docenti.  Il design group del Federico Cesi, progetta la comunicazione, la grafica e l'allestimento dell'evento, coordinando 10 scuole capofila su tutto il territorio nazionale. I tre giorni della rassegna di Bologna, nel padiglione 24, con i suoi 1200 mq, attrezzati grazie alle risorse umane e professionali degli istituti professionali, sono ricordati come la più grande e significativa rassegna della scuola italiana.

- Nel 1998 il Federico Cesi attiva due imprese formative simulate, creando ad hoc due laboratori specifici: l’agenzia pubblicitaria “360 gradi” e l’agenzia di viaggi “Vado e Vengo”; l’esperienza viene portata avanti per diversi anni.

Nello stesso anno viene realizzata la segnaletica interna (progettazione e stampa)  del provveditorato agli studi di Roma di via Pianciani.

 Nel 1997 la scuola produce "Diario di prigionia" un ipertesto multimediale sul diario inedito di un militare italiano internato nei campi di prigionia nazisti dopo l’8 settembre 1943. Il multimediale, completato da un diario in versione cartacea e un cofanetto in edizione limitata, vince il premio nazionale “school tollbook” ed il premio internazionale per opere off-line, “kids digital screen”.

- Nel 2001 un gruppo di lavoro del Federico Cesi, progetta l’immagine della nuova Direzione Generale del Lazio e realizza la grafica di diverse pubblicazioni e convegni.           

- Nel 2002 e fino al  2006, un gruppo di lavoro del Federico Cesi (P. Caponecchia- F. Mazzani), entra nello staff del progetto Bibbia Educational del Prof. Pasquale Troìa, su iniziativa della Fondazione Cor – Lux Vide e Fondazione Roma.
Il gruppo, progetta la struttura informativa della collana multimediale, la grafica e tutta la comunicazione dell’evento di presentazione, svoltosi nella sala delle comunicazioni del M.P.I. di viale Trastevere, in presenza del Ministro Giuseppe Fioroni (Ministro Pubblica Istruzione) del Cardinal Paul Poupard (Presidente del Pontifico Consiglio della Cultura), di Riccardo Disegni (Rabbino Capo della Comunità ebraica romana), di Osama Al Saghir ( Presidente dei giovani musulmani in Italia).

Il Progetto Bibbia Educational è costituito da un cofanetto di 13 cdrom sui più importanti personaggi della Bibbia e 13 film in dvd che ne raccontano le storie, ed un libro che ne presenta la loro rilevanza interculturale, interreligiosa e la possibilità di una valorizzazione in progetti didattici. Il progetto, dopo la sperimentazione romana su 120 scuole in due anni, si è svolto in Lombardia e in altre regioni.

 
La storia dell'IPSIA Sisto V , ora Sede di Liceo Artistico, Istituto Tecnico e Istruzione Professionale serale


L'IPSIA Sisto V, si trasferisce nella sede attuale di via della Cecchina nel 1986 dalla sede di via Val Pellice.
Gli indirizzi attivi erano quelli di Disegnatore edile e di Termoidraulica.
In quegli anni ci fu il boom della grafica pubblicitaria a Roma, la richiesta era talmente alta che questo indirizzo fu assegnato anche a diversi IPSIA, come avvenne per Il Sisto V, in sostituzione dell'indirizzo Disegnatore Edile, con l'allora Preside Ernesto Boldi.
L'IPSIA Sisto V ha percorso le varie fasi del processo di rinnovamento dell'Istruzione professionale di Stato, avviato dalla fine degli anni '80 in risposta alle nuove esigenze del mondo produttivo, decisamente orientate verso una più forte dimensione culturale e quindi nel superamento di curricoli puramente addestrativi.
L'Istituto ha aderito alla sperimentazione assistita Progetto '92, il cui curricolo prevede varie forme di interazione e collaborazione con il mondo della formazione professionale e con quello delle attività produttive, nell'ottica della integrazione tra i diversi luoghi e soggetti della formazione. Il Progetto '92 introduce un biennio comune ad alta valenza formativa e orientativa; gradualmente vengono modificate le modalità dell'Esame di qualifica alla fine del 3° anno.

Alla fine degli anni '90 inizia l'esperienza dell'area di professionalizzazione il cui curricolo prevedeva varie forme di interazione e collaborazione con il mondo della formazione professionale e con quello delle attività produttive, nell'ottica della integrazione tra i diversi luoghi e soggetti della formazione.
Il biennio post-qualifica, cosiddetta terza area, di competenza regionale con un monte ore annuale di 300, svincolata dalle logiche organizzative degli orari settimanali, articolata in moduli intensivi incentrati sulla pratica lavorativa e su esperienze maturate in stage (almeno 120 ore) presso aziende e/o attività produttive.

L'IPSIA Sisto V, in questi 30 anni, si è sempre distinto per le buone pratiche sportive.
Inizia tutto a partire dall'anno 1986, anno in cui la sede dell'Istituto trova una collocazione definitiva nell'attuale Via della Cecchina.
All'epoca le classi erano 13, sezioni di edili e termoidraulici, tutte affidate per l'educazione fisica al nuovo trasferito, il prof. Marco Starace. Lo stesso insegnante guiderà poi gli alunni per ben 28 anni consecutivi, fino al 2014 prima di trasferirsi all'altra sede del Liceo Artistico Federico Cesi.

Molte le iniziative messe in cantiere in quegli anni, condivise anche dal Preside di allora, prof.Ernesto Boldi, alcune grazie anche alla collaborazione degli insegnanti ed assistenti di laboratorio meccanico che collaborarono nella fabbricazione di piccole attrezzature sportive funzionali alle attività svolte, magari non bellissime esteticamente, ma molto efficienti e facilmente trasportabili nell'adiacente parco della Cecchina, spazio verde allestito dal Comune di fronte all'Istituto.
Storiche sono rimaste l'effettuazione delle gare di classe di atletica leggera ed i tornei di calcetto, con relative manifestazioni di chiusura e ricche premiazioni. Le foto ne sono una piccola testimonianza. 

Negli anni dal 1990 al 2000 l'Istituto conobbe una fase di espansione fondendosi anche con L'ITIS Righi ed acquisendo nuovi spazi e locali. Venne così costituito un magazzino ricco di attrezzature al pari della crescita della scuola.

 

Il momento di massima espansione vide 3 insegnanti di ruolo ( prof. Nason, Tiglio e Starace ) impegnarsi a fondo nel moltiplicare la proposta di pratica sportiva all'interno dell'Istituto.
Nacque anche un gruppo sportivo inizialmente di Volley, poi proseguito col Tennis Tavolo ( 2 finali provinciali) e con l'Arrampicata Sportiva.
Da ricordare ancora le manifestazioni finali d'Istituto di atletica leggera che si svolsero per diversi anni allo stadio della Farnesina.

In seguito, con il nuovo assetto dell'Istruzione Professionale, si è assistito ad un lento ridimensionamento del numero degli alunni e degli insegnanti fino ad arrivare all'ultimo decennio. Nonostante ciò, in tale periodo due altre figure hanno consentito all'Istituto di arricchirsi di pareti artificiali di arrampicata sportiva e di boulder:   il Preside prof. Claudio Salone ed il prof. Gabriele Paolucci. Questi ultimi, unitamente al prof. Starace, tutti appassionati esperti di montagna, hanno fatto sì che l'Istituto per sette anni portasse avanti la realizzazione di innovativi progetti integrati ( anche in rete ) di attività in ambiente naturale: orienteering, arrampicata sportiva, tree adventures e speleologia ( in collaborazione con il prof. Francesco Lerteri ).   Elenchiamo, infine, alcuni titoli dei progetti che hanno costituito il fiore all'occhiello dell'Istituto e che hanno consentito ai ragazzi di produrre diversi materiali multimediali ( 2 film, calendari, fotografie, manifesti, locandine, etc. ), sempre sotto la lungimirante regia in sottofondo del prof. Starace:


• "Conoscere e conoscersi ..... con le mani e con i piedi...."
• "Arrampicare in ..... compagnia ...."
• "Surviving e arrampicata plein air"
• "Sospesi fra cielo e terra ... Freeclimbing & emotion adventure"
• "Up & Down ..... Underground emotion, Free climbing & Tree adventure".
Purtroppo, le difficoltà economiche sopravvenute negli ultimi anni, complicate da pastoie burocratiche, non hanno consentito un proseguimento dell'attività progettuale così ricca come lo è stata nell'ultimo trentennio. In attesa di un rilancio e di tempi migliori, resta fisso nella nostra memoria ed in quella delle centinaia di alunni che l'hanno vissuto in prima persona, il ricordo di anni impegnativi ma ricchi di soddisfazioni e conquiste sempre nuove ed originali.

 

Album fotografico: